Ristrutturare gratis: decreto rilancio - Superbonus 110%

Perché ristrutturare oggi

Mai come oggi è vantaggioso ristrutturare grazie al nuovo sgravio fiscale previsto dal decreto rilancio detto Superbonus 110%. Perché?

  1. In termini economici: perché è possibile fare gran parte dei lavori necessari a costo zero.
  2. In termini di benessere fisico e mentale: per assicurare alla propria abitazioni standard di vita aggiornati alle moderne aspettative del tempo presente.

Questo è il momento giusto per le ristrutturazioni edilizie interne ed esterne e per la messa in sicurezza e miglioramento sismico delle proprie abitazioni. Lo è grazie a quello che è stato definito come il Superbonus 110%, ovvero uno sgravio fiscale, previsto all’articolo 119 del Decreto Rilancio (DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34), che permette al proprietario di detrarre il 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 202. Questo è, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

Gli interventi ammessi sono quelli che riguardano la messa in sicurezza sismica degli edifici in zone ad alto-medio rischio (zone 1,2,3) ed efficientamento energetico.

Ma prima di cominciare facciamo un po’ di ordine. In questo articolo dedicato al Superbonus 110% potrai trovare un’utile guida costantemente aggiornata su:

  1. Linee di intervento del Superbonus 110%
  2. Da dove viene il Superbonus 110%
  3. Qual è la novità rispetto agli strumenti precedenti (Sisma Bonus, Eco Bonus)
  4. La cessione del credito
  5. Potenziali rischi

Cappotto termico con il Superbonus 110%

Tre linee di intervento “trainanti” del Superbonus 110%

L’obiettivo principale è rendere le nostre case più efficienti dal punto di vista energetico, sia attraverso interventi che mirano al miglioramento delle caratteristiche di isolamento termico dell’involucro edilizio, sia attraverso sostituzioni di impianti obsoleti,attraverso le nuove tecnologie oggi disponibili a minor impatto ambientale.I tre interventi trainanti sono:

  • il cappotto termico (fino a 40 mila euro moltiplicato per il numero di alloggi);
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale nei condomìni (20 mila euro per alloggio);
  • la sostituzione della stessa tipologia di impianti nelle abitazioni unifamiliari.

Affinché gli interventi rispettino le direttive emanate dall’articolo 119 del Decreto Rilancio,è fondamentale rispettare vincolo di migliorare di due classi energetiche l’edificio. Non c’è questa necessità per gli interventi antisismici, per i quali il tetto di spesa è stabilito in 96mila euro.

Chi utilizzerà uno di questi tre interventi porterà benefici fiscali anche ad altri interventi, qualiil cosiddetto bonus facciate, che dunque sale al 110% se combinato con uno dei tre interventi citati. Lo stesso vale per l’installazione di schermature solari, per la sostituzione di infissi, etc.., ossia per tutti gli altri interventi di efficientamento energetico già agevolabili con i precedenti bonus in vigore.

Super bonus 110% a Roma e castelli Romani

Da dove viene il Superbonus 110%?

Il Superbonus 110% fa parte di un percorso ventennale della legislazione di settore, caratterizzato dalla volontà di incentivare interventi per l’ammodernamento del patrimonio edilizio nazionale.

L’obiettivo del legislatore è sempre stato duplice. Da una parte la volontà di ridurre la vulnerabilità sismica delle strutture edilizie, in un territorio nazionale particolarmente esposto, come purtroppo ben sappiamo. Per questo motivo si istituì SismabonusBonus Ristrutturazione.

Dall’altra l’obiettivo di raggiungere standard di efficientamento energetico attraverso: riqualificazione degli impianti esistenti

  • isolamento dell’involucro
  • efficienza degli infissi
  • sfruttamento delle energie rinnovabili rispetto a quelle fossili: il fotovoltaico e la pompa di calore al posto del combustibile derivato dal petrolio.

Questo obiettivo è stato coperto da una serie di leggi e norme soprattutto prodotte nell’ultimo decennio come ad esempio la regolamentazione dell’Ecobonus.

Quale è la novità del Superbonus 110% rispetto a tutti questi strumenti precedenti?

La grande e fondamentale novità consiste nel tentativo di rendere più conveniente per la liquidità di denaro disponibile nel sistema nazionale, investire nell’economia reale piuttosto che parcheggiarla negli strumenti finanziari tradizionali, quali fondi, obbligazioni, azioni ecc.

Se questa massa di liquidità, cioè, si reindirizza verso un comparto ad amplissimo indotto ed elevato moltiplicatore, come appunto quello dell’edilizia, perché ne trae vantaggi economici fissi e garantiti dallo Stato, il mercato dell’edilizia si può rimettere in moto, dopo anni di stagnazione e crisi e con esso contribuire a rilanciare l’economia del paese.

Superbonus 110% : La cessione del credito

Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono il vero nodo su cui si giocherà la riuscita o meno del provvedimento del Superbonus 110%.

Tutto funzionerà attraverso una piattaforma online apposita che dovrà essere utilizzata sia dal privato (o il professionista incaricato) che dalle imprese che parteciperanno ai lavori. La procedura online prevede:

  1. l’inserimento dei preventivi di spesa dell’impresa
  2. l’asseverazione dell’intervento da parte del tecnico incaricato di seguire i lavori (architetto, ingegnere ecc.)
  3. la dichiarazione di congruità dei costi da parte di un professionista contabile (dottore commercialista, CAF, periti abilitati ecc.).

In tal modo sarà possibile ricevere liquidità per stati di avanzamento del lavori (SAL), una volta raggiunto almeno il 30% dell’importo appaltato, per il primo SAL e il 60 per il secondo SAL.

Al termine dei lavori il tecnico assevererà lo stato finale dell’opera. Nell’attesa di conoscere nel dettaglio il funzionamento di questa piattaforma, è possibile far riferimento a quella già funzionante sul sito dell’Agenzia delle Entrate per i vecchi Bonus.

La leva decisiva perché questo meccanismo funzioni è la cessione e monetizzazione del credito dell’impresa.

Esempio

Per i lavori da fare in un condominio, un’impresa anziché farsi pagare la fattura dei lavori eseguiti o da eseguire, sottoscrive un contratto in cui riconosce al condominio uno sconto pari al 100% dell’importo da pagare.

Le cinque rate annuali: Quell’impresa quindi accumula un credito nei confronti dell’erario pari al 110%. Questo importo maggiorato se lo porterà in detrazione in cinque rate annuali, con il vantaggio economico di un 2% annuo.

Cessione del credito: Se inoltre, l’impresa volesse monetizzare subito l’importo fatturato, potrà ottenere la liquidità cedendo questo importo ad un intermediario finanziario. In genere sono le utilities come ENEL, ENELx, Poste italiane, ENI, oppure istituti di credito. Questi enti, a loro volta, possono ulteriormente cedere il credito acquistato o portarlo in detrazione sugli obblighi fiscali.

Infine: se l’importo in fattura volesse essere sfruttato dal condominio stesso, o da un singolo condomino pro-quota, o dal proprietario di una casa unifamiliare ecc., lo stesso può utilizzare lo stesso meccanismo di detrazione descritto, purché ovviamente ne abbia la capienza fiscale. Cioè che sia un soggetto che abbia una mole di tasse abbondanti e sufficienti da pagare all’erario per i successivi cinque anni, tali da assorbire l’importo, anche in questo caso maggiorato al 110%.

Si genera in tal modo un mercato dei crediti che, in fin dei conti, grava sul bilancio dello stato, in quanto si traduce in un minor gettito fiscale. Ma l’indotto movimentato nel sistema economico, produce dal canto proprio una maggiore fatturazione delle imprese del settore e di quello professionale, che in parte compensa da subito il minor gettito in entrata e che può promettere un rientro nell’arco di pochi anni!

Potenziali rischi

Se la scommessa del Superbonus 110% è allettante, va detto che il meccanismo va testato e sicuramente non basteranno le finestre temporali che il Governo ha fissato per l’operatività di questo strumento: Luglio 2020-Dicembre 2021. Ma ciò non toglie che l’aspettativa generata è gigantesca ed è in continua crescita.

Il pericolo, pertanto, sarà proprio quello di evitare ingolfamenti nelle disponibilità di mezzi e mano d’opera. La domanda sarà enormemente più alta dell’offerta, generando l’automatico incremento dei costi per l’approvvigionamento dei componenti edili (pannelli isolanti per il cappotto, pannelli fotovoltaici, infissi, ponteggi ecc.).

Scopri il superbonus 110 con l'architetto Virginio Melaranci

Lo Studio Melaranci

Se questo è davvero il momento giusto per ristrutturare casa usufruendo di Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus, Bonus verde e Superbonus 110%, è anche vero che la necessità di affidarti a degli esperti è quanto mai indispensabile.

Al di là dell’opera strutturale da pianificare e poi realizzare, lo studio si occuperà anche di aiutare il cliente nella preparazione di tutte le pratiche necessarie per poter ricorrere a tali sussidi, valutando la fattibilità dell’intervento, redigendo diagnosi energetiche, preventivi, progetti, direzione dei lavori, collaudi e asseverazioni.

Lo Studio Melaranci assicurerà tempi contenuti evitando ogni stress, grazie ad una gestione complessiva riguardo tutti gli adempimenti che tale provvedimento richiede.

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